Il City nei guai i Reds scappano

I Citizens perdono la quarta partita di fila, non era mai successo nell’era Guardiola.

Il Liverpool è in fuga, alla sosta di novembre a +5 sul Manchester City che per la prima volta con Pep Guardiola perde 4 partite di fila (e per il tecnico è la prima volta in carriera). Sono i verdetti più importanti del sabato dell’11ª giornata di Premier League

Brighton-Manchester City 2-1

Mai visto prima. Mai il Manchester City con Pep Guardiola in panchina aveva perso 4 partite di fila. La numero 4 di una serie cominciata in Carabao Cup contro il Tottenham, proseguita col Bournemouth in Premier e poi col disastro di martedì in Champions in casa dello Sporting, arriva a Brighton, dove i gabbiani cancellano nella ripresa il gol di Haaland e si prendono una bella vittoria in rimonta dando un altro schiaffo ai campioni.

Guardiola a Lisbona aveva negato che la squadra fosse in un “periodo buio”, come aveva invece sottolineato Bernardo Silva, ma il City continua a sbandare, a non sembrare la squadra di fenomeni diventata una delle migliori del mondo. A Brighton ha giocato un primo tempo dominante, non concedendo nemmeno un tiro in porta agli avversari, sfondando con la rabbia di Haaland al 23’ (gol numero 12 in 11 partite di campionato) e avvicinando più volte il raddoppio. Quello assomigliava al vero City. 

Quello della ripresa, invece, alla squadra che ha perso la rotta e sta andando lentamente alla deriva degli ultimi 10 giorni: il Brighton è stato bravissimo a reagire, a trovare i cambi giusti (in gol due subentrati, ma quello che ha veramente cambiato la partita è stato Baleba) per approfittare delle debolezze degli avversari, ma il City ha cominciato a imbarcare acqua, a lasciare fare gli avversari e a non pungere più. Il pari di João Pedro al 78’ è meritato e conseguenza della testardaggine in area del brasiliano. Il ribaltone che Matt O’Riley, al debutto in Premier coi gabbiani dopo aver cominciato la stagione ai box per infortunio, firma 5’ è quello che fa esplodere l’Amex Stadium e porta il City in acque agitate in cui mai aveva navigato con Pep. O nell’era degli sceicchi, visto che l’ultima volta con 4 sconfitte di fila è addirittura di 18 anni fa. Il City resterà secondo in classifica qualsiasi cosa succeda nelle partite di domani, ma Guardiola va alla sosta di novembre con problemi che non sapeva nemmeno di avere, con una squadra stanca, massacrata dal calendario e dagli infortuni che per la prima volta nell’era Pep hanno mostrato quanto la rosa corta non paghi se hai la prospettiva di giocare 70 partite l’anno. Per il Brighton, che sale a 19 punti, è la vittoria che conferma la bontà del lavoro svolto con Hürzeler. 

Redazione

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