Roma: poche idee e ben confuse

Girano nomi che fanno impallidire i tifosi della Roma da Mancini a Sarri.

A Roma sono nella confusione più totale.

Partiamo dal pasticcio De Rossi dove alla fine si è capito qual’è stato il motivo dell’esonero “Insoburdinazione“.

Già perchè la società convinta di essersi liberata di Dybala ha acquistato Soulé, per poi ritrovarsi un De Rossi felicissimo che l’argentino ex Juve abbia deciso di rimanere. Da qui il dictat della società di non fargli superare un certo numero di presenze per potersi poi liberare di lui.

De Rossi decide di fare di testa sua, anzi chiaramente dice di non voler avere nennuna ingerenza da parte della proprietà. Il finale lo conosciamo Lina Souloukou alla fine cambia aria e De Rossi rimane a casa.

Arriva Juric e già qui si capisce che chi lo sceglie capisce poco di calcio. Juric gioca un calcio non adatto agli uomini che ha a disposizione, l’uno contro uno è il suo dogma e luio ha intenzione di giocarsi le sue carte seguendo in maniera integralista il suo pensiero. Anche qui il finale è scontato. Mugugni e sconfitte regalano a Juric l’esonero e un’occasione persa per la sua carriera, esattamente come fu per il suo mentore Gasperini all’Inter.

Ora si deve scegliere un sostituto il terzo di stagione e qui si continua a “ridere”.

I nomi che vengono fatti guarda in po’ sono quelli di due ex laziali: Mancini e Sarri.

Il primo esonerato per scarsezza di risultati in Arabia, forse aveva già previsto tutto quando dimettendosi da CT dell’Italia è partito per il deserto con il preciso intento di guadagnare sontuosi petroldollari, sapendo che forse non avrebbe portato a termine l’impegno, ma questa è dietrologia pura da Bar Sport.

Il secondo è scappato da Lotito e la Lazio preferendo l’esilio alla gestione del vulcanico lobbista Presidente degli aquilotti ed ora si gode la sua toscanità in spensieratezza.

Se si vuole fare un dispetto alla romanità giallorossa ecco serviti due nopmi che scalderanno i cuori solo per le critiche.

Si parla anche di qualche allenatore che arrivi dall’estero i nomi sono quelli di Lampard Potter.

Scartata l’ipotesi Paulo Sousa, che ha intenzione di continuare in Arabia. Piace anche Vincenzo Montellam che però ha un contratto con la Turchia, mentre spunta anche l’idea del ritorno di Rudi Garcia, allenatore giallorosso dal 2013 al 2016. E qui siamo alla comica finale.

L’unica voce che a nostro avviso avrebbe senso, sia per capacità che per competenza oltre che per profonda conoscenza della Serie A è quella che parla di Massimiliano Allegri: riusciranno i nostri eroi comandati della nave in mezzo alla tempesta a portre verso un riparo sicuro il vascello giallorosso?

Al momento le idee appaiono molto confuse sulla rotta da prendere.

Redazione

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