Entrambe le squadre milanesi vincono per uno a zero ed ipotecano gli ottavi.
Dovevano vincere ed hanno vinto con il vantaggio minimo ovvero il corto muso di Allegriana memoria, ma l’importante era non steccare sul palcoscenico della Champions.
Con qualche sofferenza di troppo, soprattutto il Milan, e in generale senza dare particolari prove di forza. Servivano però a entrambe le squadre i tre punti per restare tra le prime otto e cercare nell’ultimo turno la qualificazione diretta senza passare per i playoff.
Sui match poco da dire oltre al fantastico gol di Leao che, mannaggia a lui, fa vedere di avere delle potenzialità incredibili e se solo avesse la garra argentina più che la saudade brasiliana che essendo lui portoghese prevale nelle caratteristiche del suo carattere, sarebbe un iradidio!
Dall’altra parte del naviglio da segnalare il gol di Lautaro, che sulle prime ci era parso casuale e che invece a guardarlo bene è cercato, magari fortunato ma sicuramente cercato.
In casa Milan da segnale ancora una prova sotto tono di Theo che oltretutto si mangia un gol fatto ciabattando malamente il pallone solo a centro area e senza la pressione di nessuno. Ma quando si vince certi strafalcioni vengono dimenticati in fretta.
In casa Inter preoccupa un poco la condizione di forma di alcuni giocatori, vedi Di Marco, che iniziano ad accusare i troppi impegni oltretutto sempre più ravvicinati. A volte più che stanchezza sembra quasi una crisi di rigetto e c’è da capirli.
Le troppe partite iniziano persino a stufare noi che le guardiamo rimbalzando da un canale all’altro per seguire l’andamento di un po’ tutte e che attendiamo solo il verdetto finale per commentarle, pensiamo a chi le deve giocare avanti e indietro sulla fascia, vedi di nuovo Di Marco, in maniera ripetitiva e ossessiva, continuamente ogni tre giorni. Non c’è da stupirsi se magari qualche volta nel cervello dei giocatori viene fuori il pensiero: questa corsa magari me la risparmio.
Comunque missione compiuta. C’è da fare ancora l’ultimo passo per qualificarsi direttamente agli ottavi dove il premio maggiore e questo la dice lunga, sembra essere il risparmiarsi un paio di partite.