Maniavantismo

L’Inter perde a Bologna e si scatenano le polemiche per la rimessa laterale.

Un po’ di sfortuna, un po’ di disattenzione, un gesto tecnico inaspettato e la frittata è fatta i nerazzuri perdono e si fanno raggiungere dal Napoli.

Da come era andata la partita Inzaghi aveva inserito la marcia più alta mettendo in preventivo un pareggio che alla fine avrebbe accontentato tutti, cercando di risparmiare energie per i prossimi impegni, ma le cose sono andate in maniera diversa.

Indipendentemente dal tifo, dalle simpatie ci sono alcune cose che proprio non ci sono piaciute in questo post partita. Cose che fatte probabilmente da qualcun altro avrebbero scatenato discussioni incredibili sul fatto che non ci si deve comportare cosi.

Ma andiamo per ordine.

Non ci sono più i raccattapalle ed i palloni come si vede vengono messi su dei conetti vicino alle linee che delimitano il campo, il perché è semplice: si vogliono evitare le perdite di tempo dovute ai palloni che spariscono quando la squadra di casa vince. E questo è un fatto.

Da quando esiste il calcio raramente vediamo rimesse laterali che vengono fatte ribattere perchè il giocatore si prende troppi metri per la rincorsa. Il Bologna ne ha guadagnati un po’ più di 10 sulla prima rimessa laterale ed un po’ meno di 10 sulla seconda, quella fatale per l’Inter.

Nella prima il quarto uomo era impegnato a rimandare Inzaghi nella sua area tecnica visto che il Mister nerazzurro come di consueto passeggia un po’ da per tutto, non accorgendosi del guadagno di campo preso dal giocatore del Bologna.

Finisce la partita e l’arbitro viene circondato da una decina fra giocatori, Barella in testa, dirigenti e allenatore che si lamentano per l’irregolarità della rimessa. Si era detto che ci sarebbe stata tolleranza zero per queste cose … si era detto.

Nel post partita scatta la lamentela furiosa per un fatto che francamente ci sembra marginale.

Ora, ma sarà mai possibile lamentarsi così tanto? L’impressione e pensiamo nemmeno tanto sbagliata è quella che scatenare un simile putiferio per una cosa risibile sia semplicemente mettere le mani avanti nella ricerca di qualche favore futuro.

Per carità lo fanno tutti ma nel caso dell’Inter è un sistema consolidato da calciopoli in poi. Al Minimo torto la lamentela con conseguente elenco di tutti i “torti” subiti scatta inesorabile ed inarrestabile, senza ovviamente ricordarsi di tutte le volte che invece le cose sono andate nella direzione opposta … e sono tante.

Scorrazzare fuori dall’area tecnica ormai è un dato di fatto, circondare l’arbitro pure ora vedremo qualcuno con il metro andare a misurare la giusta posizione.

Questo non ci piace proprio. Ma tanto ci penserà il Napoli a perdere qualche punto per strada, visto che pure li le lamentele non mancano anche se sono riferite a loro stessi.

Redazione

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