Anche Fabregas ai saluti

Fabregas annuncia la partenza da Como e si aggiunge alla lista dei me ne vado.

In questa stagione lo sport preferito degli allenatori sembra essere il “me ne vado”, ovvero a fine stagione vado a cantare in un altro cortile.

Gasperini lo ha annunciato tempo fa anche se qualcuno in giro dice che forse non lo ha detto e lui che forse è stato interpretato male. Non ci sembra che sia andata così ma le retromarce esistono per un motivo.

Ranieri ha fatto del suo meglio per i colori del cuore e non vuole più allenare, ma mettersi comodo dietro ad una scrivania diventando così il Frotman di una prorprietà che spende molto e raccoglie poco.

Conceicao che è arrivato con il contratto a termine, ha già detto che a fine stagione parlerà lui … e chissà che cosa avrà mai da dire che non conosciamo già tutti a memoria. Certo che fino ad un paio di partite fa il pensiero di essere capitato in una gabbia di atti deve avergli sfiorato più volte il cervello.

Tudor pure lui in veste di traghettatore, sa benissimo che Champions o non Champions a fine stagione se ne andrà, anche se francamente i limiti della sua squadra li ha ereditati da una gestione al limite del pazzesco messa in piedi dal duo Giuntoli-Motta che verranno ricordati come la grandine su di una vigna di Barolo.

Forse ci dimentichiamo di qualcuno che nel mentre ha annunciato qualcosa, ma di sicuro ci ricordiamo dell’ultimo in ordine di tempo: Cesc Fabregas.

Bravo per carità, non lo si discute, ma a ben vedere non è che il Como abbia fatto dei miracoli da ricordare e la sua classifica lo dimostra. Sicuramente non avremmo scommesso un copeco sulla salvezza del Como e quindi ritrovarcelo al 10° posto è una bella novità, ma sempre di decimo posto stiamo parlando.

Sembra che sia arrivato il Bayern Leverkusen che saluterà Xabi Alonso, un altro che “me ne vado” con destinazione Real Madrid e che lui sia il sostituto, ma qui si alza il polverone.

Partono le voci che non abbia ancora detto di si perché il Milan ha messo gli occhi su di lui e abbiamo pure sentito di una Juventus che si è messa alla finestra per vedere che cosa succede.

Francamente non ci pare ancora pronto, come non lo era Motta, per ritrovarsi in un frullatore come quello che solo i grandi Club hanno sempre in serbo per chi li allena. Che vada pure al Leverkusen dove se si vince è un’ottima cosa e invece se si perde sarà per la prossima volta.

Un conto è Xabi Alonso che finirà in un Club dalle risorse illimitate con una squadra che ha bisogno più che altro di smettere di comprare attaccanti e magari sostituire in maniera degna Tony Kross, altra questione è andare in un club dove i giocatori da cambiare sono molti e le risorse per farlo bisogna un po’ inventarle.

Ah ecco di chi ci eravamo dimenticati … Antonio Conte! Lui non dice nulla, parla per rebus o per sciarade, sembra l’oracolo di Delfi che è tutto da interpretare, ma fra le righe il “me ne vado” lo abbiamo letto e sentito forte e chiaro.

Redazione

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