Da Vialli al Viperetta

La Sampdoria scivola in serie C per la prima volta nella sua storia.

Sono lontanissimi i tempi in cui Vialli e Mancini insieme ad una squadra fatta di Campioni vincevano lo scudetto sotto la gestione del mitico Presidente Mantovani.

Dalla finale di Champions alla serie C c’è un mare di mezzo e non è quello Ligure, ma quello fatto di scelte sbagliate, di gestioni improvvisate che hanno portato a questo vergognoso risultato.

Il Viperetta al secolo Massimo Ferrero poteva anche apparire simpatico nelle sue uscite da fine serata al Bar quando sei al 10° Spritz, ma dopo lo stupore era chiara la preoccupazione per una gestione che dire improvvisata era veramente dire poco … era scritto nel libro del destino che finisse così.

Un campionato iniziato male e finito peggio con cambi in panchina continui e sempre tutti sbagliati, ma anche il calciomercato forse fatto con pochi mezzi, ma di sicuro con tanta miopia.

Niang un giocatore che mai si era espresso nella sua carriera con continuità figuriamoci che apporto avrebbe potuto dare oggi che è arrivato al fondo del viale del tramonto. Borini un gran bel pedalatore anni fa, ha ormai finito le forze da tempo tanto per citare due protagonisti.

Pirlo, Sottil, Semplici ed infine Evani (Mancini annusata l’aria è sparito) si sono alternati in panca senza successo ed era chiaro che quando continui a cambiare allenatori ed i risultati rimangono gli stessi il problema non era tanto nella guida ma nel mezzo a disposizione dei piloti.

La Samp era chiaramente una squadra raffazzonata con troppi giocatori a fine corsa e lo diciamo da inizio campionato ma vista la concorrenza mantenere la categoria era possibile, anzi possibilissimo.

Ed ora? Ora la cosa principale da fare è piazza pulita! Via tutti quelli che in una serie C che non sarà per nulla facile, non sono in grado di correre e soffrire per cercare il ritorno immediato in B, anche perché il rischio è quello di sprofondare sempre di più se non si ritorna subito dove i diritti TV garantiscono introiti adeguati.

Rifare la squadra andando a pescare si giovani di belle speranze a già con qualche campionato di B alle spalle e con la voglia di riscatto e magari allenatori con l’esperienza giusta per la categoria.

La vediamo molto dura per i blucerchiati.

Redazione

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