Fermarsi perché serve

Molti i disagi ed i disguidi dovuti al rinvio delle partite all’ultimo momento.

Forse è persino inutile fare questo discorso, ma visto che le lamentele per i rinvii non si sono fatte attendere, magari spendere due, veramente due parole forse allora è necessario.

Certo il doversi riorganizzare, spendere altri denari per viaggi o per strutture alberghiere porta del disagio ma se non ci si ferma in queste occasioni luttuose si perde il contatto con il resto del mondo.

Non sarebbero nemmeno dovute uscire parole di contrarietà o mezze lamentele o irritazioni varie, perchè di fronte alla grandezza dell’evento, della persona, soprattutto per quello che ha rappresentato per una grande fetta del mondo e di quella parte del mondo che crede il Papa ha rappresentato gli ultimi, i più deboli, i più poveri, i più disagiati.

Detto questo senza voler criminalizzare nessuno per carità, fermarsi e riflettere o dire una preghiera se si crede di sicuro fa bene allo spirito. Se ogni tanto si riflettesse prima di parlare, strumentalizzare, per portare l’acqua al proprio mulino o per i propri interessi, sarebbe un bel passo avanti per uscire da un periodo fra i più bui dopo il secondo conflitto mondiale.

Redazione

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