Cartellino compulsivo

La Lazio finisce in otto una partita nervosa e spesso noiosa.

La Lazio in otto cade per uno a zero contro il Milan I biancocelesti escono sconfitti all’Olimpico per la rete di Okafor, a segno pure nella sfida di andata.

Rabbia laziale per la direzione di gara di Di Bello che espelle Pellegrini e nel finale anche Marusic e Guendouzi. 

Ennesima pesante per i biancocelesti nella lotta per un posto in Champions League.

E la cronaca potrebbe finire qui, ma in questa partita è successo tutto e di più con un protagonista assoluto, a volte suo malgrado, il direttore di gara Di Bello.

Il Var annulla per centimetri un gol al Milan e fino a qui niente di nuovo sotto il sole, ma lo spartiacque sta nella prima espulsione. Castellanos finisce a terra per un tocco sul viso, stramazzando. Tutti indicano il giocatore a terra e Pellegrini si ferma per far uscire la palla ma Pulisic gli scippa il pallone e cerca di involarsi sulla fascia, placcando il giocatore rossonero il laziale rimedia il secondo cartellino giallo e quindi il rosso … ingenuo.

Antisportività? Pensiamo che questi sfioramenti con giocatori che letteralmente svengono siano ormai all’ordine del giorno. Se il tocco è anche solo sul torace o su di una spalla, tutti ma proprio tutti i giocatori sembrano colpiti da un taser.

I giocatori avvezzi alla simulazione ed alle relative proteste finalizzate al cartellino rosso, si conoscono fra di loro. Nulla da stupirsi se l’arbitro per una volta non ferma il gioco, se un collega ne approfitta e se il Pellegrini di turno beffato la combina grossa.

La Lazio comunque anche in 10 tiene il campo ma alla fine dopo un batti e ribatti il Milan segna il gol vittoria. Tutto il resto è figlio di nervi saltati di cartellini che volano come coriandoli a carnevale, con i biancocelesti che rischiano di veder la partita fermata per manifesta inferiorità … numerica.

Fa sorridere il Lotito lamentoso e minaccioso che dopo aver usufruito di qualunque bonus possibile parla di calcio malato … proprio lui mai retrocesso per debiti ma spalmato nei secoli mentre le altre squadre fallivano a raffica.

Magari assisteremo a qualche svenimento in meno, perchè anche la simulazione è antisportività.

Redazione

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