La Finale

Real e Borussia questa sera a Wembley si sfidano per il trofeo più ambito.

L’ultimo capitolo della Champions si giocherà in Inghilterra a Londra nel mitico stadio di Wembley.

Una partita che sulla carta ha una favorita ed una di rincorsa, come al Palio di Siena il cavallo più fortunato ha il primo posto interno per affrontare la prima curva con vantaggio ma di rincorsa e quindi già lanciato arriva l’out sider che potrebbe sparigliare tutto.

Il Real naturalmente gode dei favori del pronostico e se tutti i suoi campioni faranno il loro “dovere” probabilmente per il Borussia Dortmund questa partita, si potrebbe trasformare in una vera e propria tortura.

Ma come in tutte le finali c’è sempre un ma, i tedeschi non hanno nulla da perdere e con un a partita accorta potrebbero portare gli avversari ad innervosirsi, scoprirsi ed alla fine colpirli con una delle ripartenze fulminee che ne hanno decretato il successo in Champions.

“È chiaro a tutti che i favoriti sono loro, ma a noi non importa – dice Terzic -. Noi non eravamo favoriti contro l’Atletico, non lo eravamo contro il Psg, ma non ha contato. E contro il Real, la squadra che ha vinto di più nella storia della Champions, conta solo quello che riusciremo ad essere: se saremo coraggiosi, se non siamo venuti qui per aspettare che il Real sollevi un nuovo trofeo ma per provare a batterli, allora abbiamo una chance”.

Ancelotti però non è uno sprovveduto anzi.

“Abbiamo fiducia, quella che serve per vincere la partita più importante della stagione. Penso ci sia qualcosa di speciale in questa squadra, in questo club – continua Ancelotti -. Non è un caso che riusciamo sempre a rimontare, ma non so da cosa dipende: magari è la storia e la tradizione, magari la qualità dei giocatori e il loro carattere, ma è successo così tante volte che non è un caso”.

Nel casinò della Champions il croupier sta per lanciare la pallina nella roulette questa sera scopriremo se le puntate degli spagnoli riusciranno a superare quelle dei tedeschi che con le loro “esigue forze” riescono a coprire pochi spazi nel tappeto delle puntate. Al Casinò come sul campo di calcio la pallina o palla è rotonda e si sa che lo scherzetto è dietro l’angolo.

Difficile però che King Carlo si faccia scappare la sua 5^ Champions da allenatore, alle quali per dovere di cronaca aggiungiamo anche le 2 vinte da giocatore con il Milan, ovviamente da italiani tifiamo per lui.

Redazione

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