La Juve spreca e alla fine perde

Il Napoli ha il merito di concretizzare le occasioni la Juve no.

Nelle partite perse inopinatamente contro squadre di basso rango, molte erano le colpe di una Juventus apparsa involuta e timorosa, in questa sconfitta con il Napoli al Maradona invece il rammarico e tanto.

Se ad un certo punto del match i bianconeri fossero stati in vantaggio per 2 a 0 non ci sarebbe stato nulla da dire, ma se non la butti dentro o prima o dopo vieni punito e Vlahovic di occasioni fallite, anche solo per un soffio in questa stramba partita ne ha avute molte.

Anche il primo gol del Napoli che a prima vista sembra un errore marchiano del suo portiere, a ben guardare è frutto di una sottilissima “sfiga” che ha accompagnato la Juventus per tutta la partita. Kvara tira al volo ma la conclusione è destinata alla deviazione in angolo, ma la deviazione minima ma decisiva da parte del difensore bianconero in opposizione fa finire la palla in fondo al sacco.

La Juve si ritrova ad inseguire, il risultato ed i suoi fantasmi che si stanno materializzando ancora una volta sul rettangolo verde. Si impegna e crea occasioni, ma o per un soffio o per imprecisione tutto finisce sempre irrimediabilmente alle ortiche.

Ci va un colpo di Chiesa (bentornato) con un diagonale per nulla irresistibile per trovare il pareggio. E’ l’ottantunesimo minuto e secondo noi nelle teste bianconere il pensiero “ora andiamo a vincerla” è circolato alla grande.

Invece un rigore su mischia (giusto) per un pestone appena accennato sprofonda nuovamente la Juventus nella depressione mista a rammarico perchè il Portire dal cognome come un cosice fiscale para, ma Raspadori accostato ai bianconeri in settimana come possibile acquisto si fionda sul palllone e con un tiro sbilenco la infila sotto il sette. Alla fine c’è pure, ancora, una mega occasione divorata che poteva valere un pareggio che comunque sarebbe stato il minimo sindacale per quanto visto in campo.

Ora riparte il mantra su Allegri inadeguato per la Juventus e chi lo critica non vuole sentire ragioni, ma sinceramente se al posto di Vlahovic ci fosse stato un Osimhen qualunque oggi staremmo qui a scrivere di una prova di forza bianconera.

Giuntoli avrà molto da lavorare prima in uscita, cercando di eliminare zavorre costosissime e poi per trovare con qualche colpo di genio sostituti adeguati.

Chiudiamo come abbiamo iniziato: se non la butti dentro …

Redazione

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