Ancora polemiche in F1

Nel mirino dopo Horner Team Principal Red Bull ora c’è l’Emiro Ben Sulayem.

on c’è pace per il mondo della F1. Mentre non accenna a placarsi la bufera che ha coinvolto il Team Principal della Red Bull, Chris Horner, un nuovo pasticcio rischia di scatenare mille polemiche.

Il presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem, sarebbe infatti sotto indagine per aver tentato di influenzare il risultato di un Gran Premio della passata stagione. La BBC ha infatti avuto accesso a un report redatto da un responsabile della compliance della Federazione e indirizzato al comitato etico in cui si parla di un intervento di Ben Sulayem per revocare una penalità di 10 secondi inflitta a Fernando Alonso nel GP dell’Arabia Saudita del 19 marzo 2023.

Ma che cosa era successo nel GP d’Arabia?

Alonso aveva ricevuto una penalità iniziale di 5 secondi per aver posizionato la sua vettura parzialmente fuori dalla casella di partenza in avvio di gara. Lo spagnolo l’aveva scontata al primo pit stop, ma successivamente era incappato in una seconda penalità (questa volta di 10 secondi) perché i meccanici avevano toccato la vettura nella parte posteriore con uno strumento di lavoro proprio durante quei 5 secondi.

All’epoca, l’articolo 54.4c) del regolamento sportivo recitava: “Mentre una vettura è ferma nella corsia dei box a causa di una sanzione ai sensi degli articoli 54.3a) o 54.3b) di cui sopra, non può essere sottoposta a interventi finché la vettura non sia rimasta ferma per tutta la durata della sanzione.”

Al termine della gara la seconda sanzione era stata effettivamente revocata (come da presunta richiesta di Ben Sulayem) perché non vi era sufficiente chiarezza nel regolamento sul fatto che il semplice tocco della vettura comportasse una violazione. In seguito a questa vicenda è stata infatti aggiunta un’ulteriore frase al regolamento: “In questo contesto, toccare con le mani la vettura o il pilota o gli strumenti o le attrezzature costituirà lavoro”.

Grazie alla revoca Alonso confermò il terzo posto che si era guadagnato in pista e che altrimenti sarebbe diventato quarto alle spalle della Mercedes di Russell.

Il dubbio scherzoso è questo: ma vista la noia mortale inflitta dalla Red Bull agli ultimi Campionati, cercano con il gossip di rendere più interessante il tutto?

Redazione

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