Derby Capitale

Sabato alle ore 18 Roma si ferma per il Derby.

Si è entrati ampiamente ed ufficialmente nella settimana del derby e la Roma studia a distanza la nuova Lazio di Tudor, reduce dalla sconfitta con la Juventus in Coppa Italia.

A parlare del Derby della Capitale è Marco Delvecchio che di derby ne ha giocati e vinti, finendo anche sul tabellino dei marcatori, raccontando e raccontandosi con aneddoti vari al As Roma Podcast.

“La maglia della Roma mi ricorda sempre bei momenti e grandi emozioni, da una parte è una bella sensazione, dall’altra brutta, perché so che non potrò giocare mai più con questa maglia, ormai l’età è avanzata” – se la ride l’ex giocatore giallorosso.

Si vede chè è emozionato nel tornare dove si è allenato lungamente: “Sono tornato 3 settimane fa per la prima volta dopo 10-15 anni. È cambiato tutto, non sapevo nemmeno a quale rotonda girare, però poi sono arrivato e non ricordavo nulla, anche perché qui è cambiato tutto. In meglio dico”.

Continua poi parlando del suo rapporto con il calcio ora: “Io non seguo tantissimo il calcio, ma seguo sempre la Roma.

Se devo uscire il sabato o la domenica e c’è la Roma, allora non esco. Stessa cosa il lunedì, il giovedì, che speriamo l’anno prossimo diventi il martedì o il mercoledì. Le altre le guardo poco”.

“Sai io penso che nella vita bisogna avere un po’ di fortuna. Io ero fortunato e bravo a fare gol nel derby. Era una gara che sentivo; sapevo che fosse una partita importante, a cui tutti tenevano, anche noi della squadra. Riuscivo quindi a dare il meglio di me”. Delvecchio ha segnato 9 goal in 15 Derby in cui ha giocato.

“In queste partite non c’è bisogno di stimoli, sei carico a prescindere. Non vedevo l’ora che arrivasse il derby, pensavo in continuazione di volermi prendere la scena, perciò ogni volta pensavo di poter segnare ancora”.

Parla poi di De Rossi neo Mister Giallorosso: “Sta facendo benissimo, parlano i risultati. Ha avuto un approccio inaspettato, quando torni in un ambiente dove hai giocato per tanti anni come giocatore e trovi anche gente con cui hai condiviso lo spogliatoio non è sempre facile rapportarsi nel modo giusto. Invece lui ha trovato un equilibrio con loro, società e gente che gli sta permettendo di fare un grandissimo lavoro. Complimenti a lui”.

Chiude ricordando i tempi dello scudetto con Fabio Capello: “All’epoca mi defilai sulla sinistra per una richiesta di Capello, voleva giocassi a tutta fascia per Batistuta, Totti e Montella. Ho fatto la cosa migliore per giocare sempre. Se potessi rigiocare la carriera però me la rigiocherei da centravanti. Gli anni in quel ruolo ho giocato bene”.

Redazione

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