Chiesa adesso è un problema

Pizzicato dalle telecamere a mugugnare “sono sempre il primo cambio”ora è un caso.

Che non fosse felice di essere sostituito lo sanno anche i muri della Continassa, che nel suo incaponirsi a testa bassa cercando la solita giocata cercasse lo sfogo alle molte frustrazioni era palese e che il suo rapporto con l’allenatore non fosse di sicuro idilliaco non bisogna essere degli psigologi per averlo capito.

Saranno state le parole del Presidentissimo Elkann ,che ha messo al centro del progetto il DS Giuntoli e non Allegri in scadenza e con ogni probabilità dimissionato, sta di fatto che le parole carpite dalle telecamere al momento della sostituzione fanno deflagrare un rapporto, quello con il Mister, in crisi da tempo.

Aggiungiamoci anche le parole dette e non “rubate” dopo la sonante vittoria in Nazionale con annessa doppietta, contro la Macedonia del Nord in cui si rimproverava agli Azzurri di aver preso due gol: “Non un blackout, ma voglia di giocare. Ci sta di prendere gol, ma come vuole il mister c’è la bellezza di essere propositivi e di voler giocare bene”. E chi avesse voluto intendere ha sicuramente inteso.

Due considerazioni veloci.

La Macedonia del Nord che ci ha escluso dall’ultimo Mondiale, non sarà una squadra paragonabile ad una nostra di serie C ma di sicuro non è nemmeno il Brasile e quindi diciamo che fa poco testo come paragone per il bel gioco.

Spesso Chiesa alterna ad una giocata strabiliante, come ad esempio nel Derby la sua fuga con relativo crosso per Vlahovic che poteva fare di tutto ma ha colpito solo il palo, a momenti di assenza totale dalla partita, alle volte si prende la mezzoretta sabbatica ed a quel punto è normale che si ricerchi in qualcun altro la pericolosità necessaria per cercare di vincere le partite.

Sarà stato l’infortunio patito ed i tanti, tantissimi contrattempi che ne hanno limitato l’utilizzo, sta di fatto che spesso è stato visto come un peso più che come una risorsa.

Schierarsi con Allegri o con Chiesa è francamente inutile. Dare sempre la colpa a qualcun altro è antipatico e Chiesa non lesina nemmeno ai compagni di squadra di non essere all’altezza delle sue capacità.

Eclatante il rimbrotto a Cambiaso reo di non avergli dato il pallone con i tempi giusti e poi dimenticarsi del lancio perfetto che lo ha portato al goal in Coppa Italia contro la Lazio fatto sempre dal suo compagno di squadra … Cambiaso.

La nostra idea è che a fine stagione fra i due litiganti, con ogni probabilità sarà il terzo (la Juventus) a godere e che per entrambi il futuro sarà da un’altra parte.

Redazione

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