Allegri e Juve volano gli stracci

Ora è ufficiale le parti si ritroveranno in tribunale.

Era opinione comune che alla fine fra la Juventus ed Allegri si sarebbe riusciti ad arrivare ad una conclusione pacifica, non che non sia ancora possibile, ma invece la Juventus ha fatto pervenire a Massimiliano Allegri la notifica del licenziamento per giusta causa da parte della Juventus, che aveva deciso l’esonero dopo i fatti della finale di Coppa Italia.

Il tecnico ha già preannunciato che impugnerà il licenziamento facendo ricorso al tribunale del lavoro e al giudice del lavoro, aprendo una battaglia legale che proseguirà in tribunale.

All’allenatore era stata presentata una prima contestazione da parte della società contestualmente al provvedimento con cui era stato sollevato dall’incarico di allenatore bianconero. Il tecnico aveva risposto entro i termini stabiliti di cinque giorni con le proprie deduzioni difensive. Si trattava di un passaggio propedeutico al licenziamento per giusta causa.

E’ facile capire leggendo le contestazioni fatte come la Juventus ad un certo punto abbia iniziato ad immagazzinare le prove necessarie per far partire “la giusta causa”: si contesta ad Allegri nella notte dell’Olimpico, la sceneggiata con gli arbitri, il danneggiamento del set fotografico di Lapresse, la lite col direttore di Tuttosport Guido Vaciago, le urla contro degli uomini della Telecontrol e la doppia mancanza di rispetto nei confronti del d.t. Cristiano Giuntoli (prima il tentativo di allontanarlo durante la premiazione, poi la lite davanti a testimoni mentre rientravano in albergo).

Secondo la Juventus questi comportamenti costituiscono una grave violazione del principio di lealtà sportiva, previsto sia dal Codice Etico della Juventus sia dall’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva.

Partono anche le contestazioni di richiesta di risarcimento danni da entrambe le posizioni, insomma peggio di così non potrebbe andare.

Probabile che prima di arrivare in tribunale si tenti la strada della transazione, che potrebbe consentire al club di risparmiare qualcosa sull’intera annualità e al tecnico – soprattutto se si presentasse l’opportunità di tornare in panchina – la possibilità di evitare uno strascico legale, rinunciando però a una parte di ciò che gli spetta.

Alla fine come è chiaro a tutti si parla solo di Euro.

Redazione

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