Bonucci addio e rammarico

Mi sarei voluto lasciare in modo diverso con la Juventus.

Bonucci indiscutibilmente uno dei migliori difensori italiani ha avuto solo una pecca nel suo carattere un po’ troppo fumantino ed incline ad agire d’istinto.

“Una cicatrice che fa ancora male”. Spiega così Leonardo Bonucci, ex difensore ritiratosi proprio in queste ore, l’addio alla Juventus. “Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Dopo la rabbia iniziale ho riflettuto, ci siamo confrontati e rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto, da quando giocavo a pallone in camera con mio fratello. L’amore resta intatto”.

Sul suo rapporto “poco amichevole” con Allegri dice: “La lite con Allegri in Juve-Palermo: una reazione istintiva che potevo gestire meglio. Le scelte invece sono state conseguenze di situazioni vissute che mi hanno migliorato come calciatore e uomo.

In questi giorni ho avuto la riprova di essermi comportato in modo giusto nel gruppo. La parte più bella sono i messaggi privati dei compagni. Ho fatto una carriera bella da antipatico, però non ho mai messo una maschera. Sono sempre stato me stesso e, quando ho sbagliato, ho pagato le conseguenze”.

“Incontrassi Allegri lo saluterei ma non andrei a prendere un caffè con lui”.

Sul suo futuro non dice molto anche perchè ha appena smesso di giocare ma un sogno nel cassetto ce l’ha: “Vorrei alzare la Champions da allenatore della Juventus”.

Quindi è facile ipotizzare per l’ex componente della BBC – Bonucci-Barzagli-Chiellini un futuro prima a Coverciano per il Super Corso e poi tentare l’avventura come Mister.

Redazione

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