Il Calcio trema

Il TAR accopglie il ricorso di Agnelli e Arrivabene

Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene hanno visto accogliere i loro ricorsi al TAR sulle sentenze del caso plusvalenze e, lo stesso Tar, riconoscendo parecchie anomalie nell’iter che ha portato alle loro condanne e a quella della Juventus.

I risultati possono essere assai impattanti sul sistema calcio e, in particolare sulla Giustizia Sportiva. Intanto è da considerare una vittoria il fatto che il Tar abbia accolto i ricorsi dei due ex dirigenti juventini, questo avviene raramente perché solitamente i Giudici della Giustizia Sportiva arrivano direttamente dalla Giustizia Amministrativa.

Ecco gli aspetti su cui la Corte di Giustizia Europea si ritroverà a dover prendere una decisione.

  1. Se si condanna con una sanzione particolarmente dura e afflittiva deve esserci la possibilità di appellarsi a un tribunale ordinario per provare a ottenere l’annullamento di quella sanzione. Questioni che riguardano grandi interessi economici o la vita professionale delle persone non possono rimanere solo dentro il sistema sportivo, ma devono poter essere ridiscussi in un tribunale ordinario.
  2. L’articolo 4 quello sul dovere della «lealtà e della probità sportiva», una norma molto vaga ma può provocare condanne micidiali (i 30 mesi a Paratici, 24 ad Agnelli, i 16 a Cherubini, così come i 10 punti alla Juventus). Il Tar richiama la giurisprudenza italiana ed europea che impongono che pene così pesanti debbano essere inflitte attraverso articoli più precisi e circostanziati  non basta accorpare tutto nel concetto di slealtà sportiva.
  3. VI sono le norme europee sui diritti del lavoratore e la sua libera circolazione. E il Tar chiede alla Corte se la possibilità della giustizia sportiva di condizionare in modo pesante delle carriere dei lavoratori (due anni di squalifica durante i quali non si può svolgere la propria professione, per esempio) sia compatibile con le leggi europee. Anche in questo caso, una tale sanzione non può essere inflitta senza possibilità di appellarsi al di fuori dell’ambito sportivo per chiederne l’eventuale annullamento.

Cosa dirà la Corte di Giustizia Europea e quanto lo dirà? Nella migliore delle ipotesi i tempi potrebbero essere di un anno e mezzo, al massimo due. 

Il procedimento sarà lo stesso del caso Superlega e la sentenza della Corte Europea sarà inappellabile e diventerà legge per tutti gli Stati dell’Unione. Ed è probabile, vista la recente letteratura, che dia ragione ad Agnelli e  Arrivabene.

In conclusione le conseguenze potrebbero essere enormi. E forse anche i danni da pagare.

Redazione

Redazione

YouTube
YouTube
Instagram